Attenzione: falsi rimborsi straordinari tramite e-mail

L’Agenzia delle entrate con l’avviso del 29 ottobre2024 informa i contribuenti su una nuova campagna di false comunicazioni via e-mail. In particolare, i truffatori, fingendosi l’Agenzia delle entrate, esortano il destinatario della mail a compilare e reinviare un modulo allegato per poter ricevere un “rimborso straordinario”. Le e-mail relative a questa nuova ondata di phishing si caratterizzano per: mittente indirizzo estraneo all’Agenzia delle entrate, oggetto “Rimborso straordinario”, riferimento nel corpo del messaggio ad un fantomatico rimborso fiscale di importo variabile e casuale, presenza di un allegato pdf. Nel falso modulo, vengono messi in evidenza indirizzi e loghi dell’Agenzia delle entrate. Al destinatario vengono richieste le seguenti informazioni: intestazione della società, indirizzo della sede legale, partita Iva, iban e intestatario conto corrente. Inoltre, si chiede di inviare unitamente al modulo allegato debitamente sottoscritto, copia dei seguenti documenti in corso di validità: documento d’identità dell’amministratore, secondo documento d’identità dell’amministratore (patente o passaporto), tessera sanitaria. È bene notare che queste comunicazioni potrebbero arrivare anche sulla casella di posta elettronica certificata. L’Agenzia delle entrate raccomanda di non cliccare sui link, di non scaricare, aprire e compilare eventuali allegati, di non fornire credenziali d’accesso, dati personali e le coordinate bancarie in occasione di eventuali telefonate legate a questo tipo di fenomeni e di non ricontattare assolutamente il mittente di eventuali comunicazioni. L’Amministrazione fiscale disconosce questa tipologia di comunicazioni, rispetto alle quali si dichiara totalmente estranea. In caso di dubbi sulla veridicità di una comunicazione ricevuta dall’Agenzia, è sempre preferibile verificare preliminarmente consultando la pagina “Focus sul phishing”, rivolgersi ai contatti reperibili sul portale istituzionale www.agenziaentrate.gov.it o direttamente all’ufficio territorialmente competente.


Concordato preventivo biennale: come aderire al ravvedimento

L’Agenzia delle entrate ha pubblicato il provvedimento del 4 novembre 2024, recante:” Modalità e termini di comunicazione delle opzioni per l’applicazione dell’imposta sostitutiva per annualità ancora accertabili per i soggetti che aderiscono al concordato preventivo biennale”. Come noto, è stata introdotta la possibilità per i soggetti che hanno applicato gli indici sintetici di affidabilità fiscale (ISA) e che hanno aderito, entro il 31 ottobre 2024, al concordato preventivo biennale, di avvalersi di un ravvedimento speciale per le annualità 2018-2022, mediante il versamento di un’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi e delle relative addizionali, nonché dell’imposta regionale sulle attività produttive (art. 2-quater, D.L. n. 113/2024, il cd. decreto “Omnibus”, convertito dalla L. n. 143/2024). Il provvedimento in esame stabilisce i termini e le modalità di comunicazione delle opzioni relative all’applicazione del suddetto ravvedimento. L’opzione può essere esercitata per una singola annualità, ma il contribuente deve obbligatoriamente applicare il ravvedimento sia alle imposte dirette sia all’IRAP, a meno che quest’ultima risulti non applicabile. Anche il mancato perfezionamento dell’istituto si realizza per singola annualità. Ambito di applicazione Possono adottare il ravvedimento i soggetti che hanno aderito al concordato preventivo biennale entro il 31 ottobre 2024 e che nei periodi di imposta dal 2018 al 2022 hanno alternativamente: -applicato gli indici sintetici di affidabilità, -dichiarato una delle cause di esclusione dall’applicazione degli ISA correlata alla diffusione della pandemia da Covid-19, -dichiarato la sussistenza di una condizione di non normale svolgimento dell’attività come stabilito dall’art. 9-bis, D.L. n. 50/2017, convertito dalla L. 96/2017. Per il calcolo della base imponibile dell’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi e relative addizionali, e dell’imposta sostituiva dell’IRAP, si tiene conto dei dati indicati nelle relative dichiarazioni presentate, anche ai fini dell’applicazione degli ISA, alla data del 9 ottobre 2024 (data di entrata in vigore della citata legge di conversione del c.d. decreto). I contribuenti, che nell’annualità d’imposta interessata dal ravvedimento hanno ottenuto sia reddito di impresa che reddito di lavoro autonomo, possono aderire a tale istituto solo nel caso in cui esercitino l’opzione per entrambe le categorie reddituali. Modalità di comunicazione delle opzioni e di versamento Ai fini dell’adozione del ravvedimento, l’opzione viene esercitata mediante presentazione del modello F24 corrispondente al versamento della prima o unica rata delle imposte sostitutive con l’indicazione nel campo “Anno di riferimento” della relativa annualità. Tramite i codici tributo, istituiti con la risoluzione n. 50/2024, deve essere indicato il numero complessivo delle rate. Per le società e associazioni di cui all’art, 5 o le società che hanno optato per la trasparenza fiscale (artt. 115 e 116, TUIR), l’opzione viene esercitata con la presentazione di tutti i modelli F24 di versamento, relativi alla prima o unica rata: dell’imposta sostitutiva dell’IRAP da parte della società o associazione, delle imposte sostitutive delle imposte sui redditi e delle relative addizionali da parte dei soci o associati. In caso di pagamento rateale, il perfezionamento del ravvedimento avviene con il pagamento di tutte le rate. Il pagamento tardivo di una delle rate, diverse dalla prima ed entro il termine di pagamento della rata successiva, non comporta la decadenza dal beneficio della rateazione. Il ravvedimento non si perfeziona, tuttavia, nell’eventualità che il versamento, in unica soluzione o della prima rata delle imposte sostitutive, sia successivo alla notifica di processi verbali di constatazione o schemi di atto di accertamento, oppure di atti di recupero di crediti inesistenti. Termini L’opzione del ravvedimento deve essere esercitata con la presentazione del modello F24 (relativo al versamento in unica soluzione o della prima rata) entro il 31 marzo 2025. In caso di pagamento rateale, è prevista la possibilità di concordare un massimo di 24 rate mensili di pari importo, maggiorate di interessi calcolati al tasso legale, con decorrenza dal 31 marzo 2025. Pubblicazione di elementi informativi di ausilio Al fine di agevolare chi intende adottare il ravvedimento, l’Agenzia delle entrate rende disponibili per ogni annualità elementi e informazioni utili per la determinazione delle imposte sostitutive, i cui dati sono contenuti nel relativo Allegato n. 1 al provvedimento stesso. In particolare, l’Allegato 1 al provvedimento in esame definisce i righi delle dichiarazioni dei redditi e IRAP presentate al 9 ottobre 2024 da considerare per la determinazione della base imponibile dell’imposta sostitutiva. Si tratta dei medesimi righi individuati dall’Agenzia delle Entrate all’interno della guida esplicativa alla scheda di sintesi esemplificativa, disponibile nel Cassetto fiscale dei singoli contribuenti; i prospetti in cui sono state indicate le imposte dovute non sono vincolanti, ma costituiscono elementi informativi di ausilio volti ad agevolare il soggetto che intende adottare il regime del ravvedimento. La nostra sede territoriale Agenti FNAARC è a disposizione degli agenti di commercio per fornire maggiori informazioni in merito.


Cambio gomme invernali 2024: scadenze e obblighi di legge

Quando e perché cambiare le gomme invernali: guida per gli automobilisti Con l’arrivo dell’autunno, è fondamentale pianificare il cambio degli pneumatici, specialmente per chi, come gli Agenti di Commercio, utilizza l’automobile per lavoro. Sostituire le gomme non è solo un obbligo di legge, ma anche una misura essenziale per la sicurezza su strada, soprattutto durante i mesi freddi. Sostituire gli pneumatici serve a migliorare l’aderenza del veicolo su strade fredde, umide, ghiacciate o innevate, aumentando la sicurezza del conducente e dei passeggeri. Le gomme invernali sono progettate per offrire prestazioni ottimali in condizioni di bassa temperatura e strade difficili, garantendo una maggiore trazione e stabilità rispetto a quelle per i mesi estivi estivi. Montare le gomme adeguate per la stagione invernale preserva la durata delle gomme stesse, migliora la frenata e riduce il rischio di incidenti. Cambio gomme Invernali 2024: quando? Si raccomanda di effettuare il cambio degli pneumatici invernali prima del 15 novembre 2024, termine ultimo per mettersi in regola con la normativa. Effettuare il cambio in anticipo consente di evitare lunghe attese dai gommisti e di essere pronti per affrontare la stagione fredda senza rischi. Gli obblighi di legge Le sanzioni si applicano a tutti gli automobilisti che, dal 15 novembre al 15 aprile, non montano pneumatici invernali o non hanno le catene da neve a bordo, sulle strade dove vige l’obbligo. Nei centri abitati, la multa va da 41 a 168 euro per chi non rispetta l’obbligo, mentre fuori dai centri abitati varia da 84 a 335 euro. Oltre alla sanzione pecuniaria, è prevista la decurtazione di 3 punti dalla patente. In caso di condizioni climatiche avverse, la polizia stradale può fermare il veicolo fino a quando non sarà equipaggiato con gomme invernali o catene da neve, o imporre l’abbandono immediato della strada. Le sanzioni diventano più severe se il codice di velocità degli pneumatici non corrisponde a quello indicato sulla carta di circolazione, con multe che vanno da 430 a 1.731 euro, come previsto dall’articolo 78 del Codice della Strada. Come scegliere le gomme invernali giuste? Per scegliere gli pneumatici invernali adatti, è importante valutare: -Le dimensioni del veicolo -Il carico massimo supportato -La velocità massima del mezzo -Le condizioni atmosferiche prevalenti -Lo stile di guida Rivolgersi a un gommista professionista è la scelta migliore per garantire prestazioni e sicurezza ottimali. Quali sono le differenze tra uno pneumatico invernale e uno estivo? Le principali differenze sono: -Materiali: Le gomme invernali contengono una maggiore quantità di gomma naturale, rendendo il battistrada più flessibile anche a basse temperature. -Battistrada: Gli pneumatici invernali presentano lamelle sottili che aumentano l’aderenza su neve e ghiaccio. Le scanalature sono studiate per far defluire rapidamente l’acqua e prevenire il rischio di aquaplaning, assicurando una guida più sicura in condizioni climatiche difficili. Effettuare il cambio gomme invernali entro il 15 novembre è un passo essenziale per affrontare l’inverno con serenità e sicurezza.


Ritenuta d’acconto ridotta per gli agenti con dipendenti, dichiarazione entro il 31/12/24

Ricordiamo che per gli agenti di commercio che si avvalgono in via continuativa dell’opera di dipendenti o di terzi la ritenuta d’acconto sulle provvigioni fatturate dagli stessi agenti alle case mandanti potrà essere applicata in misura ridotta. Tale previsione trova applicazione sia per gli agenti costituiti in forma di ditta individuale, sia per gli agenti costituiti in forma societaria. Nello specifico per l’anno 2025 la misura è prevista nel 4,60% (il 23% del 20% delle provvigioni) al posto dell’aliquota ordinaria pari all’11,50% (il 23% del 50% delle provvigioni). Le misure del 4,60% e dell’11,50% sono commisurate al 20% ed al 50% della prima aliquota IRPEF. L’aliquota ridotta è applicabile nel caso l’agente si avvalga in via continuativa dell’opera di dipendenti o di terzi (tipicamente collaboratori dell’impresa familiare e sub agenti). L’applicazione della ritenuta d’acconto nella misura ridotta del 4,60% è subordinata alla presentazione da parte dell’agente o rappresentante, alle proprie ditte mandanti, di un’apposita dichiarazione, in carta semplice, con i dati del percipiente, nonché l’attestazione di avvalersi di dipendenti o di terzi. La dichiarazione ha validità fino a revoca o a perdita dei requisiti per l’applicazione delle ritenute d’acconto ridotte. La dichiarazione deve essere spedita alla ditta mandante entro il 31 dicembre dell’anno precedente (31 dicembre 2024 per l’anno 2025), a mezzo di lettera raccomandata con ricevuta di ritorno oppure via PEC. Se le condizioni per la riduzione della ritenuta d’acconto al 4,60% si verificano nel corso dell’anno, la dichiarazione deve essere comunicata non oltre 15 giorni dal momento in cui le condizioni si sono verificate. Nel medesimo termine di 15 giorni dal verificarsi di variazioni l’intermediario deve dare apposita comunicazione ai committenti. In caso di omessa comunicazione delle variazioni si applica la sanzione che varia da 250€ a 2.000€.


Tracciabilità dei pagamenti delle spese di trasferta e di rappresentanza

La nuova Legge di Bilancio 2025 introduce, tra le novità che hanno una ricaduta sulla categoria degli agenti di commercio, la tracciabilità dei pagamenti come requisito imprescindibile per poter dedurre sia le spese di trasferta che le spese di rappresentanza. Questo principio è declinato in modo diverso a seconda della tipologia di spesa. Spese di Trasferta (Art. 95 del TUIR) Con l’introduzione del comma 3-bis, l’articolo 95 prevede che: “Le spese di vitto e alloggio e quelle per viaggio e trasporto mediante autoservizi pubblici non di linea, nonché i rimborsi analitici relativi alle medesime spese, sostenute per le trasferte dei dipendenti ovvero corrisposti a lavoratori autonomi, sono deducibili nei limiti di cui ai commi 1, 2 e 3 se i pagamenti sono eseguiti con versamento bancario o postale ovvero mediante altri sistemi di pagamento previsti dall’articolo 23 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241”. Cosa Cambia? Le spese di trasferta per vitto, alloggio, viaggio e trasporto mediante autoservizi non di linea (taxi o noleggio con conducente) diventano deducibili solo se pagate con strumenti tracciabili, come: Carte di credito, di debito o prepagate; Assegni bancari o circolari; Altri sistemi di pagamento elettronico previsti dalla normativa vigente. Trasporti Deducibili Tra le spese deducibili rientrano quelle relative ai trasporti effettuati tramite autoservizi pubblici non di linea, come: Servizi di taxi (autovetture, motocarrozzette, natanti, veicoli a trazione animale); Servizi di noleggio con conducente (NCC), comprensivi di autovetture, velocipedi, natanti e altri veicoli. Rimane controverso se i nuovi obblighi di tracciabilità si applichino anche alle “spese di trasferta” sostenute direttamente dall’imprenditore. In attesa di un auspicato chiarimento da parte del legislatore – tema su cui si dibatte in diversi articoli di dottrina – consigliamo a tutti gli agenti di commercio di privilegiare i pagamenti elettronici rispetto al contante. Questo approccio potrebbe rappresentare un vantaggio qualora gli obblighi venissero estesi anche agli imprenditori. Spese di Rappresentanza (Art. 108 del TUIR) L’articolo 108, comma 2, è stato integrato con un nuovo periodo che recita: “Le spese di cui al presente comma sono deducibili se i pagamenti sono eseguiti con versamento bancario o postale ovvero mediante altri sistemi di pagamento previsti dall’articolo 23 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241”. Cosa cambia? Le spese di rappresentanza (ristoranti e alberghi per accoglienza clienti, spese per finalità promozionali, pubbliche relazioni, convegni, omaggistica…) diventano deducibili solo se pagate con strumenti tracciabili, come: Carte di credito, di debito o prepagate; Assegni bancari o circolari; Altri sistemi di pagamento elettronico previsti dalla normativa vigente. Quali Spese Sono Deducibili? Le spese di rappresentanza deducibili devono rispettare i seguenti criteri: Essere sostenute a titolo gratuito; Avere finalità promozionali o di pubbliche relazioni; Rispondere a criteri di ragionevolezza in funzione dell’obiettivo di generare benefici economici per l’impresa o essere coerenti con le pratiche commerciali del settore. Esclusioni Non rientrano tra le spese di rappresentanza i costi per hotel e ristoranti sostenuti dall’agente per le proprie trasferte. Tuttavia, per dedurre tali spese, è necessario che venga emessa una regolare fattura da parte dell’esercente. Implicazioni per gli Agenti di Commercio Queste modifiche legislative introducono un cambiamento rilevante nella gestione amministrativa degli agenti di commercio. La necessità di utilizzare strumenti di pagamento tracciabili comporta un’attenzione maggiore nella pianificazione e documentazione delle spese. Consigli Pratici Adottare strumenti di pagamento elettronici: Carte aziendali e sistemi digitali di pagamento sono indispensabili per garantire la deducibilità. Richiedere fatture dettagliate: Per ogni spesa, soprattutto quelle relative a vitto, alloggio e rappresentanza, è fondamentale ottenere documentazione fiscale valida. Monitorare gli sviluppi normativi: La situazione normativa potrebbe evolversi ulteriormente. Rimanere aggiornati è essenziale per evitare sanzioni o contestazioni. Conclusione La Legge di Bilancio 2025 ribadisce l’importanza della tracciabilità dei pagamenti per garantire la deducibilità delle spese di trasferta e di rappresentanza.


Minimali contributivi e massimali provvigionali Enasarco 2025: ecco i nuovi importi

Dal 1° gennaio 2025, gli importi dei minimali contributivi e dei massimali provvigionali sono stati determinati come segue. Vi ricordiamo che l’ aliquota contributiva Enasarco è rimasta invariata rispetto all’anno scorso ed è pari al 17%, di cui l’8,50% a carico della mandante e l’8,50% a carico dell’agente. Per gli agenti di commercio organizzati in società di capitali, l’aliquota contributiva resta al 4%, di cui il 3% a carico della mandante e l’1% a carico dell’agente. Agente plurimandatario Il massimale provvigionale annuo per ciascun rapporto di agenzia è pari a 30.057 euro (a cui corrisponde un contributo massimo di 5.109,69 euro: 50% mandante/50% agente) Il minimale contributivo annuo per ciascun rapporto di agenzia è pari a 507 euro (126,75 euro/trimestre) Cosa significa per l’agente plurimandatario? Se un agente lavora con più aziende, ogni rapporto di agenzia sarà soggetto a questi limiti. Se il minimale contributivo non viene raggiunto, l’azienda mandante dovrà comunque versare l’importo minimo stabilito. Agente monomandatario Il massimale provvigionale annuo per ciascun rapporto di agenzia è pari a 45.085 euro (a cui corrisponde un contributo massimo di 7.664,45 euro: 50% mandante/50% agente) Il minimale contributivo annuo per ciascun rapporto di agenzia è pari a 1.011 euro (252,75 euro/trimestre) Cosa significa per l’agente monomandatario? Chi lavora con un solo mandante ha un massimale provvigionale più alto, ma anche un minimale contributivo maggiore rispetto agli agenti plurimandatari. Perché sono stati aggiornati gli importi Enasarco 2025? Questi importi sono stati aggiornati dalla Fondazione Enasarco a seguito della pubblicazione, da parte dell’Istat, del tasso di variazione annua dell’indice generale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati.


La app che fa volare le tue trattative

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Contributi Inps: riduzione contributiva per i nuovi agenti di commercio

La legge di bilancio 2025 ha introdotto un importante incentivo per i nuovi imprenditori e quindi anche per i neo agenti di commercio: una riduzione del 50% dei contributi previdenziali, per chi si iscrive per la prima volta alle gestioni speciali degli artigiani e dei commercianti nel corso del 2025. Con la circolare INPS 24 aprile 2025, n. 83 l’Istituto comunica che l’agevolazione è rivolta a: titolari di ditte individuali soci di società (sia di persone che di capitali) coadiuvanti e coadiutori familiari Per accedere al beneficio è necessario avviare l’attività nel 2025 e iscriversi per la prima volta a una delle gestioni speciali autonome nel medesimo periodo. Le caratteristiche principali dell’agevolazione sono: la durata di 36 mesi dalla data di avvio dell’attività la riduzione del 50% della sola aliquota IVS (Invalidità, Vecchiaia e Superstiti) Restano dovuti per intero il contributo di maternità e, per i commercianti, l’aliquota aggiuntiva per l’indennizzo per cessazione attività. L’incentivo è incompatibile con altre agevolazioni che prevedono riduzioni di aliquota, come il regime forfettario previdenziale o la riduzione per i pensionati over 65. La richiesta va presentata attraverso il “Portale delle Agevolazioni (ex DiResCo)” dal titolare del nucleo aziendale. È necessario dichiarare sotto la propria responsabilità il possesso dei requisiti. L’agevolazione ha un limite massimo di 300mila euro nell’arco di tre anni. L’INPS effettuerà verifiche sulla sussistenza dei requisiti e, in caso di irregolarità, procederà al recupero dei contributi dovuti con relative sanzioni.


Partite IVA: scattano i controlli dell’Agenzia delle Entrate sulle fatture con l’AI

Un cambio di prospettiva nei controlli fiscali Non si tratta solo di un’intensificazione delle verifiche, ma di un cambio di metodo. L’Amministrazione Finanziaria ora analizza non soltanto l’importo o il soggetto emittente, ma anche — e soprattutto — la descrizione testuale dei beni e servizi acquistati. Un elemento che fino a oggi era spesso considerato secondario, ma che ora può diventare determinante per valutare l’inerenza della spesa rispetto all’attività svolta. Per gli agenti di commercio, che spesso sostengono spese legate a rappresentanza, viaggi, carburante, vitto o alloggi, è fondamentale che ogni acquisto sia descritto in modo puntuale e giustificato in relazione alla propria attività. Come funziona il nuovo sistema di controllo Grazie all’integrazione di strumenti di intelligenza artificiale e sistemi di analisi dati, le fatture elettroniche vengono ora analizzate in modo automatizzato, diffuso e tempestivo. L’obiettivo è intercettare incongruenze tra il codice Ateco dell’attività e la natura dell’acquisto dichiarato. Esempio pratico: se un agente di commercio registra come deducibile l’acquisto di un bene non strettamente collegabile alla propria attività — come un abbonamento a una palestra o articoli di lusso — senza fornire una giustificazione documentata, la spesa potrebbe essere considerata non inerente e quindi non deducibile. Il principio di inerenza e le sue implicazioni Alla base di questo nuovo orientamento c’è il principio di inerenza fiscale, sancito dall’art. 109 del TUIR, secondo cui un costo è deducibile solo se strettamente correlato all’attività professionale. Con l’uso della tecnologia, questo principio viene oggi applicato fin dalla fase preliminare di controllo, rendendo le verifiche più oggettive e immediate. Per gli agenti, ciò significa che le spese, anche se usuali (come pernottamenti, pasti o spese per il mezzo di trasporto), devono essere accompagnate da descrizioni precise e da documentazione che ne dimostri la coerenza con l’attività di intermediazione commerciale. I contribuenti maggiormente coinvolti Questa nuova modalità di controllo riguarda soprattutto le microimprese, i professionisti e i lavoratori autonomi — categorie in cui rientrano a pieno titolo gli agenti di commercio. In molti casi, infatti, questi soggetti gestiscono la propria contabilità con strumenti semplificati e senza il supporto continuativo di un consulente fiscale. Rischi e sanzioni Le principali conseguenze in caso di spese non ritenute inerenti possono essere: Indetraibilità dell’IVA sulle fatture contestate Indeducibilità del costo ai fini delle imposte dirette Sanzioni amministrative, comprese tra il 90% e il 180% dell’imposta dovuta Possibili accertamenti di tipo induttivo o richieste di documentazione aggiuntiva Cosa possono fare gli agenti per prevenire contestazioni Per ridurre il rischio di rilievi fiscali, gli agenti di commercio sono invitati ad adottare alcune buone pratiche: Separare con chiarezza le spese personali da quelle professionali, evitando usi promiscui dei beni Descrivere in modo puntuale ogni fattura, specificando l’utilizzo del bene o servizio in relazione all’attività svolta Evitare descrizioni generiche, come “servizi vari” o “spese promozionali”, prive di un chiaro riferimento operativo Conservare documentazione di supporto (e-mail, contratti, ordini, report) che possa giustificare la spesa Verificare il codice Ateco e aggiornarlo in caso di ampliamento dell’attività, così da allinearlo alla realtà operativa Una corretta fatturazione è uno strumento di tutela In questo nuovo scenario, la fatturazione non è più solo un adempimento formale, ma uno strumento di trasparenza e tutela. Una corretta descrizione delle operazioni svolte consente all’agente di commercio di dimostrare la piena coerenza tra le spese sostenute e l’attività esercitata, riducendo il rischio di contestazioni da parte dell’Amministrazione Finanziaria.