Nuovo logo Agenti FNAARC: un filo tra passato e futuro

A 78 anni dalla sua nascita, avvenuta nel 1945, e a distanza di 40 anni dal suo ultimo restyling, il logo FNAARC si rinnova in un’ottica di sviluppo associativo e apertura verso le nuove generazioni di Agenti. Il nuovo logo mantiene l’icona storica della caravella, tratto distintivo e riconosciuto a livello nazionale, che viene graficamente alleggerita per rappresentare il concetto di dinamicità proprio della categoria degli Agenti di Commercio, oltre a quello di velocità e proattività, proprio di Fnaarc. L’intento è quello di aggiornare l’immagine con un logo di semplice lettura, a partire dal naming: si è scelto, infatti, di aggiungere la parola “Agenti” per rivolgersi immediatamente alla categoria, stimolando un senso di riconoscimento ed appartenenza. Per inquadrare ancora meglio l’Associazione e rendere di immediata comprensione i servizi e vantaggi offerti, è stato inoltre aggiunto il pay-off “Tutela, servizi, opportunità”. Infine, è stata collocata una barra tricolore sulla base, a sottolineare il nome Fnaarc. La bandiera conferisce istituzione al marchio e ne agevola un’eventuale internazionalizzazione. Inoltre, rappresenta una garanzia di qualità e autorevolezza per gli Agenti di Commercio associati che lavorano all’estero. Oltre al restyling del logo, è stato rinnovato anche il sito web, oggi ancora più user-friendly, e sono state incrementate le attività di comunicazione, sempre più coordinate ed uniformi, attraverso un linguaggio più affine alle nuove generazioni di Agenti. “La nuova identità – sottolinea Alberto Petranzan, Presidente di Agenti Fnaarc – segue l’evoluzione di Fnaarc e rappresenta un filo che lega il passato al futuro, permettendoci di continuare ad essere anche oggi, nell’era del digitale, l’associazione degli Agenti di commercio più rappresentativa a livello nazionale per la tutela dei diritti della categoria.”


REVOCATO IL BLOCCO DELLA CIRCOLAZIONE AGLI AUTOMEZZI DIESEL EURO 5

REVOCATO IL BLOCCO DELLA CIRCOLAZIONE AGLI AUTOMEZZI DIESEL EURO 5, ORA AL LAVORO ANCHE NELLE SEDI EUROPEE Venerdì 8 settembre 2023 - Gli Agenti di Commercio della FNAARC del Piemonte hanno espresso esprimono il proprio apprezzamento per il decreto del Consiglio dei Ministri di ieri 7 settembre 2023, che ha accolto la loro richiesta di revocare il blocco alla circolazione degli automezzi diesel Euro 5, evitando così un grave danno all’intera economia del Piemonte. “Ringraziamo il Governo, e in particolare il Ministro Gilberto Pichetto Fratin, per aver dimostrato sensibilità, concretezza e pragmatismo – afferma Arcangelo Galante, presidente del Sindacato Agenti e Rappresentanti di Commercio Fnaarc-Confcommercio-Imprese per l’Italia della provincia di Cuneo e della Zona di Bra.” “La notizia del blocco della circolazione delle automobili fino a Euro 5, da settembre a aprile, in tutto il bacino padano - ricorda Galante - aveva creato grande allarme nella categoria degli Agenti di Commercio”. L’Unione Regionale Fnaarc del Piemonte e delle Valle D’Aosta, insieme ad Ascom Confcommercio di Torino, si era subito attivata organizzando un convegno il 18 marzo a Torino con la partecipazione del Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin e di altre Autorità nazionali, europee e locali, tra cui il presidente della Regione Alberto Cirio e il senatore Lucio Malan, per esporre loro la grande preoccupazione della categoria per le conseguenze negative di tale misura. Nella settimana di Ferragosto 2023 alcune notizie di stampa annunciavano il blocco della circolazione degli automezzi diesel Euro 5 in Piemonte dal 15 settembre al 30 di aprile. Fnaarc Piemonte ed Ascom Confcommercio Torino si sono immediatamente attivate avviando un dialogo serrato con tutte le Istituzioni coinvolte, in modo discreto e costruttivo, come è nello stile di queste Organizzazioni, che ha portato infine al decreto del Governo di sospensione del blocco della circolazione. “Apprezziamo la misura adottata dal Governo – dichiara il presidente Fnaarc della provincia di Cuneo e della Zona di Bra – ma siamo consapevoli che bisognerà lavorare ancora molto, anche a livello europeo, per trovare una soluzione definitiva che non penalizzi ulteriormente l’economia del nostro Paese che sta già soffrendo l’effetto negativo delle misure della BCE con il rischio reale di passare dall’inflazione alla recessione.” “Noi Agenti di commercio siamo favorevoli alla tutela dell’ambiente – conclude Arcangelo Galante – siamo aperti al dialogo e alla collaborazione con tutte le Istituzioni per ricercare le soluzioni migliori, ma è necessario gestire nel tempo una transizione ecologica in modo ordinato evitando danni economici alla categoria e all’intero Paese”.


Agenti FNAARC e brumbrum per gli agenti di commercio

Nuova convenzione per i soci Agenti FNAARC: 750€ di sconto, tasso agevolato e reso gratuito per l’acquisto di auto usate e a km 0 Agenti FNAARC, sempre alla ricerca di nuove partnership per agevolare l’attività professionale della categoria e consapevole dell’interesse degli agenti per l’usato garantito, anche a fronte dell’innalzamento vertiginoso dei prezzi delle auto nuove e dell’inadeguatezza del tetto di deducibilità fiscale, ha voluto stringere una partnership con brumbrum per allargare la propria offerta di convenzioni dedicate ai soci. https://fnaarc.it/brumbrum https://www.youtube.com/watch?v=n9tGCa0lS7Q


Agenti FNAARC: incentivi auto elettriche

Lettera al ministro Adolfo Urso da parte del presidente Alberto Petranzan Agenti FNAARC: incentivi auto elettriche anche per gli agenti e rappresentanti di commercio Petranzan: penalizzati da una fiscalità dell’auto anacronistica che impedisce di contribuire alla transizione ecologica L’annunciato provvedimento di rinnovo degli incentivi auto con la particolare attenzione ai veicoli elettrici è un’occasione importante anche per gli agenti e rappresentanti di commercio. Con una lettera al ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, il presidente di Agenti FNAARC (Confcommercio) Alberto Petranzan ha chiesto di prevedere l’inclusione specifica della categoria tra i soggetti destinatari degli incentivi all’acquisto di autoveicoli. Gli agenti e rappresentanti di commercio – ha spiegato Petranzan nella lettera ad Urso, sono penalizzati “da una fiscalità dell’auto anacronistica, con un tetto di deducibilità all’auto fermo al lontano 1986”. Limite che “impedisce alla categoria di contribuire alla transizione ecologica, poiché il prezzo medio di acquisto di un’auto elettrica che sia adeguata alle esigenze degli agenti è di molto superiore al massimale deducibile”: 25.822 euro. Il presidente Agenti FNAARC Petranzan ha chiesto un incontro con il ministro Urso per spiegare le ragioni di un comparto – sono 210mila gli agenti e rappresentanti di commercio in Italia e un agente di commercio percorre in media con l’auto 60.000 km all’anno – che costituisce “una risorsa fondamentale per lo sviluppo delle PMI del nostro Paese”. Milano, 8 gennaio 2024


Modello Iva 2024: online i software per la compilazione e il controllo

L’Agenzia delle entrate, dopo aver approvato il nuovo modello IVA 2024 (vedi il nostro precedente articolo) e aver pubblicato in data 26 gennaio 2024 le specifiche tecniche, ha reso disponibili dal 1° febbraio 2024 sul sito istituzionale dell’Agenzia stessa i prodotti software di compilazione e di controllo. In particolare, le procedure di controllo permettono l’individuazione delle eventuali anomalie o incongruenze rilevate tra i dati inseriti nella dichiarazione e nei relativi allegati e le indicazioni fornite dalle specifiche tecniche e dalla circolare dei controlli. Pubblicati i software di ultima generazione (versione 1.0.0 del 1° febbraio 2024), contestualmente l’Agenzia delle entrate ha aperto il canale per la trasmissione telematica dei modelli. Il modello IVA va presentato, esclusivamente per via telematica, tra il 1° febbraio e il 30 aprile 2024. Le dichiarazioni presentate entro novanta giorni dalla scadenza del termine sono valide, salvo l’applicazione delle sanzioni previste, mentre quelle presentate, invece, con ritardo superiore a novanta giorni si considerano omesse, ma costituiscono titolo per la riscossione dell’imposta che ne risulti dovuta.


Omesse dichiarazioni: ravvedimento oltre i 90 giorni per i tributi locali

Si ricorda che è consentito regolarizzare l’omessa dichiarazione, mediante ravvedimento operoso, se questa viene presentata con un ritardo non superiore a 90 giorni. Il ravvedimento si perfeziona versando la sanzione per omessa dichiarazione ridotta a un decimo del minimo, nonché i relativi interessi al tasso legale annuo (art. 13, co. 1, lett. c), D.lgs. n. 472/97). Sulla portata applicativa di tale previsione sono stati resi alcuni chiarimenti dal Ministero dell’Economia e delle finanze con la circolare n. 180/1998. In particolare, è stato stabilito che la predetta disposizione si conforma alle previsioni in materia di imposte sui redditi, IRAP e IVA che qualificano la dichiarazione presentata con ritardo superiore a 90 giorni come “omessa” (art. 2, co. 7 e art. 8, co. 6, DPR n. 322/98). Per i tributi per i quali non si applicano le predette disposizioni, invece, la circolare ministeriale riconosce che il ravvedimento dell’omessa dichiarazione può perfezionarsi anche decorsi i 90 giorni dal termine ordinario di trasmissione. Con la circolare del 29 aprile 2013 n.1, di contro, l’Agenzia delle entrate contemplava la possibilità di ravvedere l’omessa dichiarazione IMU solo entro 90 giorni dal termine di presentazione della dichiarazione. Con il chiarimento in esame, reso durante la Videoconferenza del 1° febbraio 2024, il Ministero dell’Economia e delle finanze ha esplicitato che le disposizioni in esame non trovano applicazione in materia di tributi locali. In assenza di una previsione analoga, la dichiarazione relativa a tributi locali dovrebbe considerarsi “tardiva” (e non “omessa”) anche se trasmessa con ritardo superiore a 90 giorni; pertanto, il ravvedimento operoso dovrebbe ritenersi consentito anche se la dichiarazione è presentata con un ritardo superiore a 90 giorni. In particolare, se la dichiarazione relativa a tributi locali viene presentata entro i 90 giorni dal termine prescritto, per perfezionare il ravvedimento si applica la riduzione a un decimo del minimo della sanzione per omessa dichiarazione (art. 13, co. 1, lett. c), D.lgs. n. 472/97). Se invece la dichiarazione viene presentata oltre i 90 giorni dal termine, per perfezionare il ravvedimento vanno applicate le riduzioni da un ottavo a un sesto del minimo, secondo le previsioni di cui all’art. 13, co. 1, lett. b) e b-ter, D.lgs. n. 472/97. In ogni caso, l’avvio di un controllo fiscale preclude il perfezionamento del ravvedimento. Sarà comunque opportuno un confronto con il Comune, per essere sicuri che questo si conformi alla posizione ministeriale e che non si prospetti il pericolo di future contestazioni sul perfezionamento del ravvedimento.